Permette di calcolare le quote ereditarie spettanti a ciascun erede per i casi di successione più frequenti, per legge e per scelta.(in fase test!)
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Passaggio generazionale,
protezione del patrimonio,
ottimizzazione fiscale
Di:
L’evoluzione della famiglia, sempre più complessa
Famiglia "Mulino bianco" o famiglia "Renault"?
La legge in vigore stabilisce chi sono gli eredi , i beni tassabili , le aliquote attuali; ci sono poi le incertezze future e il caso che sceglie le liti.
È possibile avere libera e riservata scelta degli eredi (salvo la legittima), con patrimonio tutelato , esenzione da imposta di successione
Valore del Patrimonio €
Coniuge :
Il principale successibile è il coniuge del defunto (anche separato, purché non con addebito)
L'attuale quadro legislativo non riconosce al convivente superstite alcun diritto successorio
La successione del coniuge separato (purché non con addebito Vedi) è equiparata a quella del coniuge non separato
Il coniuge divorziato non ha diritti ereditari sul patrimonio dell'ex coniuge defunto (salvo assegno di mantenimento)
Figli :?.
Genitori viventi :
  Padre  
  Madre  
Fratelli :?.
di cui unilaterali:?.
Altri (entro il 6° grado) :?.
I figli (legittimi o naturali) escludono dalla successione tutti gli altri successibili (ascendenti, fratelli, sorelle e tutti gli altri parenti) venendo in concorso solo con il coniuge del de cuius.
Cifra coniuge €
, di cui legittima €
Cifra figli €
Cifra figlio/a €
, ciascuno €
, di cui legittima €
, ciascuno €
Cifra genitore €
Cifra genitori €
, ciascuno €
, di cui legittima €
, ciascuno €
Cifra fratelli €
, germani €
, ciascuno €
, unilaterali €
Cifra altri €
, ciascuno €
(se prossimi di pari grado)
Cifra disponibile €

I parenti che possono ereditare in caso di successione legittima (in mancanza di testamento e disposizioni) sono:

  • Coniuge
  • Figli
  • Fratelli (in assenza di figli)
  • Ascendenti (in assenza di figli)
  • Altri parenti entro il 6° grado (se unici eredi)

I familiari che hanno diritto alla quota di legittima (parenti legittimari) sono:

  • Coniuge
  • Figli
  • Ascendenti (in assenza di figli)

La quota di legittima è la parte del patrimonio di cui non si può disporre, in quanto la legge riserva detta parte ai parenti legittimari.

La quota disponibile è  invece quella parte di patrimonio di cui la persona può liberamente disporre in favore di chiunque, anche non legato da rapporti di parentela.

Gli ascendenti sono gli avi, cioè coloro che nell'albero genealogico precedono colui che lascia l'eredità  (i genitori, i nonni).

NOTA:

Un figlio già morto lasciando uno o più figli (nipoti in linea retta del defunto) è un caso più complesso che non viene affrontato.

Si prende in considerazione soltanto l'ipotesi in cui al defunto sopravvivano i genitori e non altri avi (come ad esempio i nonni) in quanto è una questione rara e più complessa.

Affinità: l’affinità è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell’altro coniuge.
Nella linea e nel grado in cui una persona è parente di uno dei coniugi, essa è affine dell’altro coniuge, ad esempio la nuora è affine in linea retta di primo grado rispetto al suocero; la cognata è affine in linea collaterale di secondo grado rispetto al fratello del proprio marito.
L’affinità non cessa per la morte, anche senza prole, del coniuge da cui deriva.

I parenti fino al 6° grado sono, ad esempio, i figli di fratelli (cugini), che sono parenti di quarto grado, i nipoti in linea retta dei cugini, che sono parenti di sesto grado.

NOTA:
Nel campo "Altri (entro il 6° grado)" inserire solo i parenti di grado più prossimo in quanto questi ultimi escludono dalla successione i parenti di grado ulteriore; ad esempio se vi è un cugino con i suoi due figli occorre indicare solo il cugino.

Il codice civile stabilisce delle priorità  di cui si tiene conto: ad esempio in caso di successione legittima, in assenza del coniuge, i figli escludono tutti gli altri parenti dall'eredità; parimenti in assenza del coniuge, dei figli e degli ascendenti, i fratelli del defunto ereditano tutto il patrimonio, escludendo eventuali altri parenti di grado successivo, come ad esempio i cugini del defunto che sono parenti di quarto grado.

L' applicazione non tiene conto di eventuali donazioni o elargizioni ricevute dal de cuius quando era ancora in vita.

La collazione

La collazione è  l'atto con cui i discendenti e il coniuge del defunto imputano alla propria quota ereditaria quanto hanno ricevuto dal defunto in donazione.
Le eventuali donazioni effettuate in vita dal defunto dovranno essere tenute in considerazione nella quantificazione della quota ereditaria individuale.

Avvertenze - Le informazioni fornite da questo servizio riguardano scenari semplici e frequenti; le conclusioni si intendono a carattere puramente indicativo. Per una consulenza successoria professionale si consiglia di rivolgersi ad un legale.